Ritratti: Salvatore Sciarrino

Villa Simonetta, Civica Scuola Claudio AbbadoVia Stilicone 36 Milano

5 novembre 2022, ore 17


musiche di Salvatore Sciarrino

 

Esplorazione del bianco II (1986)

Adagio di Mozart (2010)

Omaggio a Burri (1995)

Anamorfosi (1981)

Gesualdo senza parole (2013)

Paesaggi con macerie (2022, prima esecuzione italiana, commissionato da Icarus vs Muzak con il sostegno della Fondazione Siemens)

    • Vento e polvere
    • Frantumi
    • Cancellazione

 

 

Marco Angius, direttore

Icarus vs Muzak:

Giovanni Mareggini, flauto
Orfeo Manfredi, oboe
Alberto Delasa, clarinetto
Yoko Morimyo, violino
Vittorio Benaglia, viola
Luca Colardo, violoncello
Hugo Soto Mendoza, contrabbasso
Giorgio Genta, chitarra
Diego Petrella, pianoforte
Francesco Pedrazzini, percussioni

Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. Si tratta di una squisita rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l’autore o la partitura bensì l’ascoltatore. E dopo cinquant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim, Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle sue opere è passata a RAI Trade (oggi RAI Com).
Vastissima la discografia di Sciarrino, che conta più di 140 CD, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati.
Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono, CIDIM – Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998.
Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974–83), Perugia (1983–87) e Firenze (1987–96). Parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000 e i corsi alla Boston University. Al presente tiene corsi di alto perfezionamento di Composizione presso l’Accademia Chigiana di Siena.
Fra il 1978 e il 1980 è stato Direttore Artistico al Teatro Comunale di Bologna.
Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo, fra gli ultimi premi conferiti a Sciarrino vanno citati:

  • Prince Pierre de Monaco (2003)
  • Premio Internazionale Feltrinelli (2003)
  • Musikpreis Salzburg (2006), premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo.
  • Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation.
  • Premio Una vita per la musica (2014) Teatro La Fenice – Associazione Rubenstein di Venezia.
  • Leone d’oro alla carriera per la Musica – Biennale Venezia 2016.

 

 

Marco Angius è un direttore di riferimento per il repertorio musicale contemporaneo. Ha diretto Ensemble Intercontemporain (Agorà 2012), Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Sinfonica di Lecce, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam, La Filature di Mulhouse, Teatro Lirico di Cagliari. E’ stato invitato da numerosi festival quali Biennale Musica di Venezia, MITO, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Milano Musica, Romaeuropa Festival.
Già assistente di Antonio Pappano per il Guillaume Tell di Rossini (Emi records, 2011), è fondatore dell’ensemble Algoritmo con cui ha vinto il Premio del Disco Amadeus 2007 per Mixtim di Ivan Fedele e con cui ha realizzato numerose registrazioni tra cui Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino (per la Euroarts di Monaco in dvd e per Stradivarius su cd). Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha inciso tutta l’opera per violino e orchestra di Ivan Fedele (Mosaïque, Stradivarius) e, con l’Ensemble Prometeo, l’integrale degli Imaginary Landscapes di John Cage.
Marco Angius è autore di una monografia sull’opera di Salvatore Sciarrino (Come avvicinare il silenzio, Rai Eri, 2007), Ali di Cantor (La musica di Ivan Fedele, Esz 2012) e di numerosi scritti sulla musica contemporanea tradotti in varie lingue.
Tra le produzioni più recenti: Jakob Lenz di Rihm (Teatro Comunale di Bologna), La volpe astuta di Janácek (Accademia Nazionale di Santa Cecilia),L’Italia del destino di Luca Mosca al Maggio Musicale Fiorentino e l’intensa attività concertistica con l’Ensemble dell’Accademia Teatro alla Scala, giovane formazione di cui è anche coordinatore artistico.
Da settembre 2015 Marco Angius è il nuovo direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto.
Il 27 dicembre 2019 è stato insignito dell’onoreficenza di Commendatore della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella.