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Teatro Elfo PucciniCorso Buenos Aires, 33, Milano

22 settembre 2022, ore 21


 — Benjamin Britten (1913-1976)
Six Metamorphoses after Ovid op. 49 (1951), per oboe

  • Pan e Siringa
  • Fetonte, le Eliadi e Cicno
  • Niobe
  • Le gesta di Bacco
  • Narciso
  • Alfeo e Aretusa

con letture tratte dalle Metamorfosi di Ovidio

Elio De Capitani voce recitante
Orfeo Manfredi oboe

 

 — Silvia Colasanti (1975)
Arianna e il Minotauro (2019), melologo per voce recitante, soprano ed ensemble, su libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty

 

Elio De Capitani voce recitante
Giulia Bolcato soprano
Bruno Moretti
 direttore
Icarus vs Muzak

Benedetta Polimeni, flauto
Orfeo Manfredi, oboe
Alberto Delasa, clarinetto
Michele Zaccarini, fagotto
Michele Giorgini, corno
Gilda Gianolio, arpa
Francesco Pedrazzini, percussioni
Yoko Morimyo, violino
Alessandro Cannizzaro, violino
Matteo Benassi, viola
Luca Colardo, violoncello
Hugo Mendoza, contrabbasso

Silvia Colasanti rivisita il mito di Arianna e del Minotauro in una composizione della durata di 35′, preceduta da un incontro pubblico con la compositrice.

Il programma della serata ci introduce al mito attraverso le suggestioni delicate di Britten, intercalate dai versi di sei tra le Metamorfosi di Ovidio, per approdare poi al lavoro di Silvia Colasanti che, proseguendo un percorso di rilettura dei miti secondo un linguaggio e una sensibilità contemporanei, sceglie la forma del melologo per affrontare la storia del Minotauro.
In Arianna e il Minotauro, su libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty, la consueta dialettica tra parola recitata e musica si intreccia con il canto, in una moltiplicazione ulteriore di possibilità espressive.
Il mito di un mostro terrificante si trasforma in un dramma ‘umano’: alla forza del Minotauro – Elio De Capitani – non s’accompagna il pensiero e la capacità di distinguere il bene dal male ma un sentire confuso e innocente, che fanno del mostro, del diverso, non un nemico, ma una vittima, un ingenuo condannato a vivere nel corpo di un essere mostruoso.
A lui si contrappone l’uomo come reale carnefice, capace d’inganno e falsa amicizia, rappresentato da Arianna – la soprano Giulia Bolcato – sorellastra del Minotauro perché figlia della stessa madre Pasifae.